UNA VILLA ROMANA TRA NATURA E ARCHEOLOGIA

UNA VILLA ROMANA TRA NATURA E ARCHEOLOGIA

In Sicilia, a Realmonte, nell’Agrigentino ci sono i resti archeologici della villa romana di Durrueli, con mosaici e terme, risalenti al primo secolo dopo Cristo. La villa si affaccia sul mare e si trova alla foce del fiume Cottone, nella baia tra Punta Piccola e Punta Grande, ed è solo a poche centinaia di metri dalla Scala dei turchi. Il recupero e la manutenzione della villa maritima sono stati curati e finanziati dal Parco archeologico Valle dei Templi. Dal 1 giugno al 30 settembre sarà possibile ammirare la struttura. Una volta alla settimana, saranno disponibili le visite didattiche condotte dagli archeologi di CoopCulture (2, 9, 16, 23 e 30 giugno), con tre turni alle 10, alle 11 e alle 12, per 25 persone a volta e un ticket di 5 euro. ogni percorso, di circa un’ora, permetterà di scoprire un contesto archeologico unico nel suo genere, tra cortili colonnati, pavimenti musivi e strutture termali costruite in riva al mare.

“Questa riapertura è di importanza fondamentale per la provincia di Agrigento proprio perché arricchisce e avvalora il percorso che abbiamo posto in essere per dare lustro a un territorio che offre perle rare – afferma Francesco Paolo, Scarpinato Assessore ai Beni culturali – . Oggi abbiamo restituito questa meravigliosa villa di età imperiale agli agrigentini, rendendola fruibile ai visitatori, per dare un ulteriore impulso al turismo e ai beni culturali e cercare di migliorare sempre di più un’offerta che renda Agrigento pronta a essere Capitale della cultura. Con il governo Schifani stiamo lavorando alla costituzione di un protocollo d’intesa che possa rendere fruibili ai visitatori contestualmente sia la villa romana di Realmonte che la Scala dei turchi, utilizzando un biglietto integrato”. Prossimo obiettivo, quindi, sarà formalizzare la convenzione fra il Parco di Agrigento e il Comune di Realmonte, istituendo un percorso di visita unico che comprende sia la villa di Durrueli che l’incantevole Scala dei turchi, inaccessibile al pubblico per rischio crolli ed erosioni dal febbraio 2020. L’accesso sarà contingentato e con visita guidata, in maniera tale da proteggere il delicato ecosistema del luogo.

“Non gestiremo in toto la Scala dei Turchi, ci occuperemo solamente dell’area demaniale (circa 1.800 metri quadrati) confinante con il mare, che è quindi di demanio pubblico e non privato, affidata da luglio scorso, in concessione decennale al Comune, con possibilità di rinnovo per ulteriori dieci anni – precisa Scarpinato -. Questo significa rispetto delle norme, delle regole e ovviamente delle proprietà altrui, passando per la tutela, valorizzazione e fruizione dei nostri beni paesaggistici. L’iter dovrà consentire un uso ragionevole del sito, una messa in sicurezza dei luoghi, dei visitatori e dei lavoratori, in assoluta condivisione tra l’amministrazione comunale, il Parco e la Regione Siciliana, per ottenere l’utilizzo dell’area di grande interesse culturale e paesaggistico”. 

Alla riapertura al pubblico della villa romana tra natura e archeologia,  erano presenti l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato; l’archeologa del Parco, Maria Serena Rizzo; il sindaco di Realmonte, Santina Lattuca; il presidente del consiglio del Parco, Giovanni Crisostomo Nucera e il direttore del parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi, Roberto Sciarratta.

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Ph Andrea Vanadia – CoopCulture

 

 

IL TURISMO IN ITALIA E A PASQUA

IL TURISMO IN ITALIA E A PASQUA

L’Italia si conferma tra le mete europee preferite per le vacanze pasquali, siamo secondi solo alla Spagna. L’amore verso la nostra Nazione non è più solo locale, i dati ci dicono che oltre 35 mila prenotazioni vengono dagli Stati Uniti, uno dei target più importanti per il turismo italiano in termini di spesa. Questa è la dimostrazione che stiamo lavorando bene ma che dobbiamo e possiamo fare ancora di più anche perché la vera sfida è destagionalizzare per avere turismo tutto l’anno. Ed è su questo che lavoreremo nei prossimi mesi. Questo ciò che afferma la Ministra del Turismo Daniela Santanchè.
Saranno almeno sette le notti dei visitatori stranieri che giungono in Italia per la settimana della Pasqua. Le prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia sono a quota 141 mila dal 9 al 15 aprile 2023, con un aumento del 29% sul periodo analogo del 2022 (dal 17 al 23 aprile). Secondo ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), su dati Forwardkeys, tornano anche gli americani: le prenotazioni degli statunitensi sono pari a 35.750 e segnano una crescita del +50% circa rispetto all’anno scorso rappresentando il 25,4% sul totale estero.
Sul podio delle città preferite oltre Roma e Milano ci sono Venezia, Napoli, Firenze e Bologna. Previsti nella Capitale oltre 64 mila arrivi aeroportuali internazionali (+47% sul 2022), il 45,4% del totale. Segue Milano con circa 27 mila prenotazioni (il 19,1%) ed un aumento del +72,2%, il più alto rispetto alle altre destinazioni.
Si sceglie il viaggio in economy a cui è riconducibile l’84% del volume totale e di prenotare direttamente presso la compagnia aerea (54,7% del totale). Si viaggia prettamente in coppia: il 41,8% delle prenotazioni aeroportuali internazionali è attribuibile a 2 passeggeri.
Nel confronto con i principali competitor l’Italia esce a testa alta, con i soli volumi spagnoli leggermente più elevati del Bel Paese: circa 186 mila prenotazioni aeree dall’estero, 45 mila in più rispetto all’Italia. Verso la Francia le prenotazioni internazionali sono 129 mila, ma con un incremento leggermente più alto (+33,2% vs. Italia +29%, Spagna +18,7%). Per la Grecia si contano circa 55 mila prenotazioni estere (+4,9%), abbastanza in linea con il risultato dell’anno scorso.
“L’Italia è quanto mai carica di nuove energie imprenditoriali e attrattive e questo polarizza l’attenzione e l’interesse del mercato turistico nazionale e internazionale. Un bel feedback dell’operato di promozione dell’incoming messo a punto da Enit che valorizza e fa conoscere l’Italia nei principali hub e appuntamenti mondiali”, dichiara Ivana Jelinic presidente e ceo Enit.
VIAGGIO IN SARDEGNA TRA STORIA, NATURA E LUOGHI NASCOSTI

VIAGGIO IN SARDEGNA TRA STORIA, NATURA E LUOGHI NASCOSTI

Al centro del Mediterraneo sorge un’isola tutta la scoprire: è la Sardegna dove presente e passato si incontrano dando vita a ciò che oggi è considerato uno dei luoghi più belli d’Italia.

Storia millenaria, acque cristalline, natura incontaminata e patrimonio faunistico di grande interesse fanno della Sardegna uno dei paradisi del Mediterraneo.

Si hanno tracce della civiltà sarda sin dal lontano 6000 a.C. passando per l’epoca nuragica di cui rimangono ancor oggi i caratteristici “nuraghe”, costruzioni in pietra unici al mondo di cui se ne contano circa 8000 in tutta l’isola, di cui il più grande è il complesso nuragico di Barumini (SU).

A testimonianza della lunga storia fatta di conquiste e insediamenti da parte di diverse civiltà, ci si può imbattere facilmente in diverse costruzioni megalitiche come i “menhir” e i “dolmen”, nelle costruzioni destinate al culto religioso come le Domus de Janas cioè tombe preistoriche scavate nella roccia, nei pozzi sacri come quello di Santa Cristina (OR), nelle tombe dei giganti, nei ritrovamenti dei caratteristici bronzetti. Inoltre, ancora oggi è possibile ammirare veri e propri insediamenti delle popolazioni antiche, come Nora (CA) che si erge a sud della Sardegna nel promontorio di Capo Pula che custodisce ancora oggi l’anfiteatro e i mosaici, Tharros (OR) con le sue emblematiche colonne bianche che si affacciano sul mare, oltre che diversi insediamenti laddove oggi sorgono Cagliari e il paese di Sant’Antioco nell’omonima isola. Molti dei reperti recuperati in vari luoghi della Sardegna sono conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

Oggi la Sardegna è uno dei luoghi turistici più apprezzati al mondo. Con i suoi 24.000 km quadrati di superficie è la seconda isola del Mediterraneo per estensione e comprende circa 1900 km di costa.

Questo ne fa un’isola dalle tante sfaccettature e un luogo tutto da scoprire: la varietà delle sue coste sabbiose si susseguono alle calette a picco sul mare, immense distese di boschi si alternano alla macchia mediterranea, in un gioco di colori e di contrasti. La particolarità della flora sarda ospita specie animali rare e rappresenta l’habitat ideale per l’aquila reale, i mufloni, i cinghiali e gli affascinanti fenicotteri che popolano gli stagni costieri.

Il mare cristallino e le spiagge dorate fanno da cornice all’entroterra più remoto, facendo della Sardegna una meta tutta da visitare, anche nei luoghi meno conosciuti e meno “turistici”.

Ecco alcune delle 5 meraviglie meno conosciute della Sardegna che vale la pena visitare:

1) Penisola del Sinis (OR): è un promontorio che si affaccia sul mare, costellata di spiagge caratteristiche e affascinanti, tra cui Is Arutas denominata “spiaggia di riso” nota per i suoi granelli di quarzo. È proprio qui che si erge il sito archeologico di Tharros e a pochi km nel paese di Cabras si può visitare il Museo dei Giganti di Mont’e Prama in cui si possono ammirare le gigantesche sculture di guerrieri nuragici. Nelle vicinanze è possibile inoltre immergersi nel piccolo villaggio di San Salvatore, teatro di famosi film western.

2) Sorgente Su Gologone (NU): è la più importante sorgente della Sardegna considerata un vero e proprio monumento naturale. L’acqua nel corso dei millenni ha scolpito la roccia in profondità, ha generato dei meandri e riaffiorando in superficie ha dato vita a un lago. Una ripida parete rocciosa immersa nel verde incornicia la sorgente da cui origina il canyon che con le sue acque alimenta il fiume Cedrino. Canyoning, speleoturismo e trekking sono tra le attività che possono essere svolte a Su Gologone, oppure è possibile rilassarsi nell’immenso parco che circonda questo gioiello naturalistico.

3) Grotta di Nettuno (SS): si trova vicino ad Alghero, nel promontorio di Capo Caccia ed è tra le più suggestive grotte della Sardegna, è possibile arrivarci sia via mare che via terra. In quest’ultimo caso percorrendo i 654 gradini dell’Escala del Cabirol (la Scala del Capriolo) si accede ai meravigliosi cunicoli che consentono di ammirare stalattiti e stalagmiti, oltre che al suggestivo lago salato sotterraneo di La Marmora. Dei 4 km di lunghezza della grotta, è possibile visitarne soltanto una parte, mentre il resto è possibile solo per gli speleologi. I più temerari possono inoltre cimentarsi nella Ferrata del Cabirol, un percorso a picco sul mare che riserva un’emozione unica. Tra le altre grotte di particolare interesse nel territorio sardo sono inoltre, la grotta del Bue Marino, la grotta de Su Mannau, la grotta di Ispinigoli, la grotta di Is Zuddas e la grotta di Su Marmuri. 

4) Orgosolo (NU): un borgo nel cuore della Sardegna dall’aspetto austero ma caratteristico della Sardegna. Quando si arriva a Orgosolo nel cuore del Supramonte è impossibile non rimanere incantati dai caratteristici murales. Il “paese dei murales” come spesso viene definito, ne ospita ad oggi oltre 200 e il primo ad essere dipinto sui muri di Orgosolo risale al 1969. Orgosolo è definito un paese-museo che avvolge i visitatori nella magia delle sue tradizioni e toglie il fiato con i suoi paesaggi e le sue vallate.

5) Castelsardo (SS): situato a nord della Sardegna, è considerato uno dei borghi più belli d’Italia. È un delizioso borgo medievale in cui è facile immergersi tra i vicoletti e respirare un’atmosfera d’altri tempi grazie ai bastioni e al Castello di Castelsardo (detto anche Castello Bellavista o dei Doria), che ospita al suo interno il Museo dell’Intreccio Mediterraneo, una raccolta di manufatti di fibre vegetali. A pochi km si può ammirare la Roccia dell’Elefante (che prende il nome proprio per la sua forma unica simile a un elefante).

La Sardegna è un’isola che nasconde gioielli naturalistici e architettonici di rara bellezza. Dalle coste al suo entroterra è un territorio tutto da scoprire. E ci si sente sempre benvenuti.

Linda Pili

Ph Giorgio Marcias

RIPRODUZIONE RISERVATA

 

ALABAMA: SCENARI IDEALI PER UNA VACANZA ALL’ARIA APERTA

ALABAMA: SCENARI IDEALI PER UNA VACANZA ALL’ARIA APERTA

Spiagge, laghi e montagne… siamo in Alabama, il territorio si estende dalla Costa del Golfo fino alle cime più alte.

Quest’anno il Paese ospiterà i World Games che si svolgeranno nella città di Birmingham dal 7 al 17 luglio, con 34 sport tra cui: canoa, arrampicata, sci nautico e wakeboard. L’evento sarà l’occasione ideale per una vacanza sportiva e per entrare in contatto con la natura, i visitatori potranno esplorare i 21 parchi statali pernottando in campeggi, cabin o lodge sulla spiaggia, in riva al lago o ai piedi degli Appalachi.

Spiagge di sabbia bianca, 45km di sentieri del Gulf State Park da percorrere a piedi, in bicicletta o anche in Segway, osservando la fauna selvatica: alligatori, tartarughe marine che nidificano, linci. E c’è poi il posto migliore per il bird-watching: il Dauphin Island Audubon Bird Sanctuary, un’isola barriera dove fanno tappa gli uccelli migratori.
Si può pescare nei vari laghi: il Wedowee, il Martin, il Guntersville e nelle acque salate del lago Gulf Shores. Oppure trascorrere una giornata in barca, fare kayak nell’Amazzonia d’America, ovvero il Delta del Mobile-Tensaw, o ancora andare in canoa per vedere il giglio Cahaba, straordinariamente bello ma che rischia di scomparire. Altro must è fare canoa lungo il lago Wheeler: estendendosi per 96,5 chilometri, dalla Wheeler Dam alla Guntersville Dam, è il secondo più grande dello Stato e costituisce un’importante attrazione turistica per il campeggio, il canottaggio e la pesca. Per coloro che vogliano migliorare il loro swing, nelle vicinanze ci sono anche una serie di fantastici campi da golf.
Nelle colline degli Appalachi si trovano impegnative pareti rocciose da scalare, fiumi e rapide da percorrere con la pagaia, e piste per la mountain bike. Molto belle le escursioni attraverso le foreste che ospitano cascate maestose e sul sentiero a lunga percorrenza Pinhoti. In montagna, al Monte Sano State Park, poi, c’è un giardino giapponese completo di tea house.

10 ATTIVITÀ ALL’APERTO IN ALABAMA 

1. Zip Line nel Lake Guntersville State Park

Godetevi la vista dall’alto sulle cime degli alberi del Lake Guntersville State Park, sulle rive nord-est dell’Alabama. I visitatori in genere optano per il percorso di 10 linee con quattro ponti sospesi o il percorso di 15 linee con otto ponti. Al livello del suolo, il parco offre circa 62 kilometri di sentieri escursionistici e ciclabili. Queste avventure ad alta quota hanno sempre molto successo, quindi assicuratevi di prenotare in anticipo.

2. In canoa per vedere i rari gigli del Cahaba

Di una bellezza impressionante, ogni fiore bianco del giglio Cahaba, in via di estinzione, misura circa 7 centimetri; si tratta di un giglio ragno appartenente alla famiglia degli amaryllis, che fiorisce tra metà maggio e metà giugno per sole 24 ore. Per visitare una delle sue più grandi coltivazioni, nel Cahaba River National Wildlife Refuge vicino a Birmingham, è perciò necessario prenotare in tempo una gita in canoa. Il rifugio ospita più di 60 specie di piante e animali rari, tra cui Cahaba shiner e Goldline darter, pesci in via di estinzione e due tipi di lumache, ovvero la Lioplax cilindrica e la Rocksnail rotonda.

3. Esplorare l’Amazzonia d’America 

La grande varietà di specie presente ha fatto guadagnare al Delta del Mobile-Tensaw il soprannome di Amazzonia d’America. È possibile esplorare il più grande delta fluviale e la zona umida dell’Alabama in airboat, kayak o canoa e osservare gli alligatori e i falchi pescatori insieme ai delfini nel porto. I vari habitat dell’Alabama permettono l’affermarsi di una fauna selvatica diversificata, con più di 400 specie di uccelli, 97 varietà di gamberi di fiume e mammiferi tra cui l’orso nero, l’opossum, l’armadillo e il giaguarundi, in via d’estinzione e poco conosciuto. 

4. Fare un tuffo con lo sci nautico

Usando un sistema di cavi progettato per simulare di essere trainati da una barca, indipendentemente dal vostro livello di esperienza potrete provare il wakeboard sul Beaver Lake nell’Oak Mountain State Park, vicino a Birmingham. Il sistema può essere impostato a seconda di diversi livelli di abilità. Potrete inoltre noleggiare una barca o un paddle board, andare a pesca e soggiornare in una delle capanne a due letti presso il lago Tranquility.

5. Escursioni sul sentiero Pinhoti o a piedi fino a Big Tree

Potete dirigervi lungo la spina dorsale dell’Alabama su un sentiero di 539 chilometri, che corre per 275 chilometri da Flagg Mountain, nella contea di Coosa, a Indian Mountain, nella contea di Cherokee, prima di entrare in Georgia, dove si collega con l’Appalachian Trail. Se questo vi sembra troppo ambizioso, potrete fare un giro di 13 chilometri, o 22 chilometri, su sentieri pianeggianti nella Bankhead National Forest vicino a Huntsville per vedere il Big Tree, un enorme pioppo giallo per circondare  il quale ci vogliono quattro uomini.

6. Scoprire il paradiso per gli uccelli 

Il 2023 sarà l’anno dell’Alabama Birding, ed è previsto un focus sui numerosi punti dedicati al birdwatching, ai festival e ai sentieri. L’Alabama è uno degli Stati migliori per il birdwatching, si contano più di 430 specie di uccelli, è possibile vedere di tutto: dalle aquile calve alle gru, ai nibbi dalla coda di rondine e ai passerotti dipinti. Le molte foreste, i laghi e i corsi d’acqua, oltre a essere una delle soste principali per i migratori, lo rendono un paradiso da esplorare; in particolare, Dauphin Island alla foce di Mobile Bay è un santuario degli uccelli Audubon: è qui che si concentra circa il 95% delle varie specie dell’Alabama.

7. Arrampicata su roccia e rappel nel Little River Canyon

Le uniche rocce di arenaria nel nord-est dell’Alabama offrono un parco giochi all’aperto per l’arrampicata e la discesa in corda doppia. Potrete inoltre esplorare il Little River Canyon National Preserve, con il fiume che scorre sulla Lookout Mountain. La riserva è vicino al DeSoto State Park, con le sue cascate, i fiumi incontaminati e 48 chilometri di sentieri per escursioni a piedi e in bicicletta. Potrete soggiornare in una capanna di legno a due letti.

8. Visitare un mondo sotterraneo delle caverne

Le sue 4.014 grotte fanno dell’Alabama del Nord un luogo di grande interesse per la speleologia. Il Cathedral Caverns State Park ospita uno dei più grandi sistemi di grotte sotterranee del mondo. Oltrepassato l’ingresso, largo 12 metri quadrati e alto circa 8 metri, andrete alla ricerca di Goliath, una stalagmite che misura circa 14 metri di altezza con una circonferenza di 22,5 metri, e della sua controparte, una stalagmite che è alta più di 8 metri ma è larga solo 8 centimetri.

9. Fare boulder a Horse Pens 40

Con pietre esposte che risalgono a un periodo che varia dai 600 milioni a 1,3 miliardi di anni fa, il parco naturale storico all’aperto Horse Pens 40 è un sito di bouldering di primo piano. A circa 457 metri sopra il livello del mare sulla Chandler Mountain a Steele, è una delle tappe della Triple Crown Bouldering Series.

10. Fish and fry

Potrete catturare un pesce a Orange Beach, la capitale mondiale del dentice rosso, e molti dei ristoranti locali lo cucineranno per voi. Al Gulf State Park, potrete pescare in mare e nel lago. Il lago Shelby è vicino alla costa, quindi si può pescare sia dalla spiaggia sia dal molo. Il lago Guntersville (il più grande dell’Alabama), il lago Wedowee e il lago Martin con la sua iconica Chimney Rock sono altri popolari luoghi per la pesca nell’entroterra. C’è poi anche un percorso di pesca alla spigola lungo 13 laghi della contea.

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INTERVENTI PER FRENARE L’EROSIONE COSTIERA NELLA SPIAGGIA DI ERACLEA MINOA

INTERVENTI PER FRENARE L’EROSIONE COSTIERA NELLA SPIAGGIA DI ERACLEA MINOA

Una fitta e ombrosa pineta precede l’incantevole spiaggia di Eraclea Minoa, nell’agrigentino. Non è tra le spiagge più conosciute in Sicilia, ma è sicuramente tra le più suggestive: un tratto di sabbia fine e dorata che si estende per diversi chilometri e comprende una scogliera candida, Capo Bianco.
Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, intervenuto anche nella qualità di Commissario contro il dissesto idrogeologico, ha effettuato un sopralluogo nella frazione marina di Cattolica Eraclea, interessata da un progetto di ripascimento della spiaggia programmato dalla Struttura.

“Stiamo lavorando – ha sottolineato il presidente – per difendere la nostra costa e mettere in sicurezza questo meraviglioso angolo della Sicilia. L’erosione del mare qui ha divorato circa cento metri di spiaggia, un fenomeno che si ripete in diverse parti dell’Isola. Finalmente abbiamo avviato e finanziato un progetto con la Struttura contro il dissesto idrogeologico e i lavori dovrebbero iniziare prossimamente, dopo aver trovato una intesa con la soprintendenza del mare. Bisognava aspettare 25 anni per intervenire?”. 

Il 22 marzo, il governatore, accompagnato dall’assessore alle Autonomie locali Marco Zambuto, è stato accolto dal sindaco, dalla presidente del Consiglio comunale e da operatori economici del luogo.

Sul fronte del ripascimento del litorale sono già in atto i rilevamenti, anche subacquei, necessari alle ulteriori opere previste dal progetto. Gli interventi saranno eseguiti dalla Thetis Costruzioni srl di Ferrara che si è aggiudicata l’appalto per un importo di poco superiore ai due milioni e duecentomila euro. Agli inizi di febbraio, il decreto firmato dall’assessore al Territorio e all’Ambiente Toto Cordaro, prendendo atto dell’ottemperanza alle prescrizioni impartite dalla Commissione tecnica specialistica per le valutazioni ambientali, ha reso possibile avviare finalmente i lavori. L’obiettivo è frenare l’erosione costiera che, negli anni, ha causato un sensibile arretramento dell’arenile consentendo al mare di aggredire alcuni tratti della retrostante pineta e le attrezzature turistiche. Si prevede la realizzazione di tre pannelli costituiti da massi ciclopici e il ripascimento della spiaggia. Il tratto che verrà recuperato, da Capo Bianco verso est per una lunghezza di circa due chilometri, comprende anche il boschetto che si trova a pochi metri dalla spiaggia.

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L’OMAN E I CORRIDOI TURISTICI COVID-FREE

L’OMAN E I CORRIDOI TURISTICI COVID-FREE

L’Oman è una terra di deserti sconfinati, grandi catene montuose, costa stupenda e cittadine tra modernità e tradizione. Il Sultanato dell’Oman è situato nella porzione sud-orientale della penisola arabica, ha un’estensione di 309.500 km² e conta circa 2.400.000 abitanti. Punto di incontro tra l’Asia e l’Africa, l’Oman è un paese montuoso circondato da deserti che si affaccia sull’Oceano Indiano e sul Mar d’Arabia. Caratterizzato da 3 climi diversi, temperato, desertico e tropicale, l’Oman si raggiunge in meno di 8 ore di volo dall’Italia ed è a sole +3 ore di fuso (+2 quando in Italia vige l’ora legale). Il Sultanato ospita diversi siti annoverati fra i patrimoni UNESCO e interessanti percorsi culturali come la via dell’incenso, nella regione del Dhofar. La capitale Mascate, i wadi e le montagne, il deserto e i piccoli villaggi sono i guardiani di antiche tradizioni e dell’affascinante natura del Sultanato. Quasi fosse sospeso nel tempo, l’Oman si apre al moderno con un occhio di riguardo per le proprie tradizioni. Sport estremi, animati souq, lussuosi resort con moderne SPA convivono con le antiche fortezze e con le tradizioni dei popoli del deserto.         

Mentre il mondo si sta riaprendo, le attuali opzioni di turismo incentrate su genti e costumi locali e gli sviluppi sostenibili a lungo termine rendono il Paese un luogo ideale per chi cerca nella regione del Golfo una destinazione innovativa e al tempo stesso ricca di cultura e tradizioni.

Dall’1 di febbraio e fino al 30 giugno 2022 il Sultanato dell’Oman, già aperto al turismo internazionale dall’1 settembre 2021, è incluso nella lista dei paesi che potranno beneficiare dei corridoi turistici covid-free, misura appena varata dal nuovo decreto e valida per persone che si spostano per motivi turistici. Tutti i viaggiatori che rispetteranno le indicazioni saranno esentati dalla quarantena al rientro.

“Siamo estremamente soddisfatti di questo risultato corale: i vari stakeholder hanno lavorato da più parti per garantire l’annessione dell’Oman tra i Paesi verso i quali è possibile viaggiare in totale sicurezza. Il dialogo portato avanti fra i ministeri della Salute e degli Affari Esteri, il corpo diplomatico, le associazioni di categoria come ASTOI e FTO ha garantito un esito favorevole. Siamo fiduciosi che non tarderanno ad arrivare risultati incoraggianti dal mercato e riusciremo a breve a tornare a flussi turistici paragonabili ai livelli pre-pandemia”, afferma Massimo Tocchetti, Presidente AIGO, Marketing Based Representative  per il Ministry of Heritage and Tourism del Sultanato per l’Italia.
Gli sforzi del settore per riportare il business ai numeri fatti registrare fino al 2019 partono sotto buoni auspici. Di recente  la guida edita da Lonely Planet  IL MEGLIO DA LONELY PLANET “BEST IN TRAVEL 2022  annovera l’Oman nella top 10 dei Paesi da non perdere per quest’anno. Tra i ‘must see’ del Paese la prestigiosa guida internazionale cita: il suq di Muttrah, nella città vecchia di Mascate; la spiaggia di Ras Al Jinz dove nidificano le tartarughe; il Forte di Bahla, annoverato fra i Siti UNESCO che ospita il Paese; la zona del Dhofar, da dove partiva la famosa Via dell’Incenso; il pittoresco Wadi Shab, corso d’acqua ricco di piscine naturali e spettacolari cascate.

Sono considerati “Corridoi turistici Covid-free” tutti gli itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale, finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate, secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria idonee a garantire il rispetto dei protocolli contenuti nel documento “Indicazioni volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da COVID-19 nei corridoi turistici Covid-free”, allegato all’Ordinanza 28 settembre 2021. Si tratta di viaggi organizzati e gestiti da operatori turistici, i quali sono anche chiamati ad assicurare il rispetto delle misure di sicurezza contenute in tale documento. Se il viaggio che si intende effettuare non rientra nella tipologia di “Corridoio turistico Covid-free”, continuano ad applicarsi le regole previste per i Paesi dell’Elenco E. 

Sono autorizzati a spostarsi, a fini turistici, verso i Paesi indicati, esclusivamente i viaggiatori muniti di: certificazione che attesti il completamento del ciclo vaccinale o, in alternativa, certificazione di avvenuta guarigione, sotto forma di Green Pass. I viaggiatori che rispondono a tali requisiti e sono autorizzati a viaggiare nell’ambito dei Corridoi Turistici Covid-free, dal 1 febbraio 2022, devono presentare al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque è deputato a effettuare i controlli, l’attestazione rilasciata dall’operatore turistico, denominata “travel pass corridoi turistici”, contenente le informazioni relative agli spostamenti, alla permanenza presso le strutture e alla polizza COVID.

Il viaggiatore dotato di certificato vaccinale o di guarigione, in partenza dal territorio nazionale per un soggiorno all’estero nell’ambito di un corridoio turistico Covid-free, deve:

– sottoporsi a un test molecolare o antigenico condotto con tampone e risultato negativo, nelle quarantotto (48) ore precedenti la partenza;

– se la permanenza all’estero supera i sette (7) giorni, sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico in loco;

– prima di rientrare in Italia, nelle quarantotto (48) ore precedenti l’imbarco, è necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico, condotto con tampone e risultato negativo;

– all’arrivo in aeroporto in Italia, è necessario sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico, con risultato negativo. Questo test, dall’ 1 febbraio 2022, può essere effettuato anche entro le ventiquattro ore successive al rientro nel territorio nazionale, con obbligo di isolamento fiduciario fino all’esito dello stesso.

Nell’ambito della sperimentazione dei “Corridoi turistici Covid-free”, gli operatori turistici comunicano ai competenti Uffici del Ministero della salute, almeno cinque giorni prima del loro ingresso, la lista dei passeggeri che fanno rientro sul territorio nazionale, nonché dei singoli Paesi di provenienza e degli aeroporti di arrivo (Ordinanza 27 gennaio 2022).

Se tutti i passaggi sopra elencati sono rispettati, i viaggiatori sono esentati dal rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario.