“La mia missione è rendere ogni abito potente e indimenticabile per far sentire ogni donna trano e La Più Bella del Reame”, spiega Marco Strano, stilista catanese che ha presentato “RicAmare” – Wedding e Couture 2025.
Per la sfilata: una passerella di 150 metri, 400 metri di drappeggi, oltre 700 ospiti e 130 addetti ai lavori.
Location? La nuovissima stazione metropolitana Fontana, a Catania.
E io son Medea, Casta Diva, Vissi d’arte sono le aree cantate da Maria Callas, e poi ci sono La traviata e Rigoletto che si alternano con i ritmi serrati musicali di Cristian Loffer, mixati con i rumori e i suoni underground. Queste le musiche che accompagnano gli abiti di Marco Strano e le falcate delle modelle. La regia moda è firmata da Mario Gazzo per Magam, autore anche della sound track assieme a Daniele Di Mauro. Luci scenografiche di Benedetto Light, allestimenti e service labbing di Fabio Ruggiero.
La nuova Collezione 2025 è costituita da 74 abiti. Per l’Alta Moda, lo stilista catanese si è ispirato proprio ai nuovi spazi metropolitani, con vagoni che si susseguono e binari che si intersecano. “La sfilata, come un viaggio sensoriale attraverso la moda, con tre segmenti, come fossero tre fermate di metro”, dice Marco Strano.
La prima, dedicata al glamour metropolitano, è una rivisitazione audace dei capi quotidiani, in una fusione di stili, come il piumino che diventa un corsetto luccicante di paillettes. È l’invito rivolto a ogni donna a reinterpretare il concetto di eleganza calandolo in un contesto urbano, così da rendere ogni outfit adatto tanto per una passeggiata in città, quanto per una cena con amici.
Il secondo segmento, è l’omaggio alla “couture”, la celebrazione della tradizione sartoriale italiana, con abiti che evocano la maestria artigianale dei grandi couturier. I broccati e i tessuti riccamente lavorati si combinano in silhouette voluminose, creando un dialogo tra passato e presente.
Il terzo, è l’esplosione di abiti scintillanti con cristalli e piume che danzano sotto le luci, trasformando i tessuti tecnici in opere d’arte contemporanea.
E poi ci sono le spose di Marco. La collezione 2025 propone un percorso attraverso la storia e la tradizione del ricamo. Un tributo un’arte che continua a vivere e a reinventarsi nel tempo: il ricamo è un inno all’amore; è una danza in perfetto equilibrio fra armonia e sogno, creatività e ricerca, sofisticata artigianalità e moderna tecnica.
Nella nuova collezione Sposa, i tessuti si fondono con la pelle offrendo comfort e stile. Le silhouette degli abiti si ispirano a forme classiche, reinterpretate in chiave contemporanea. I volumi ampi si alternano a linee più aderenti, creando un gioco di contrasti che esalta la femminilità. I dettagli, come le maniche a sbuffo e le scollature profonde, sono pensati per mettere in risalto la bellezza di ogni donna. Ripropone i bustier del Settecento, sua epoca preferita, perché considerata come il periodo dell’ “eccesso”.
L’hairstyling delle modelle è stato curato da Roberto Napoli, Compagnia della Bellezza di Acireale, e da Alfio Reitano, Compagnia della Bellezza di Giarre. Il make-up: realizzato da Orazio Tomarchio per la Truccheria Cherie. Il gustoso aperitivo: proposto dallo chef Seby Sorbello, patron di Cookingout.
Marco Strano appartiene alla schiera degli stilisti – artisti, crea partendo dalla stoffa o dall’ elemento che più l’attrae. È difficile trovare nei suoi abiti un solo tessuto, predilige il contrasto tra materiale ricco e povero: utilizza tulle e tessuti realizzati a mano, juta e cartapesta mixati a pizzi siciliani e francesi. Lavora la carta e la trasforma in tessuto, la plastica diventa un accessorio. In atelier: una squadra di sarte professioniste che riescono a capire e rendere concreta la sua finezza ideativa.
È così che le fantasie di Marco diventano creazioni.
EMME22
Guarda il video riassuntivo della sfilata
https://www.instagram.com/reel/DFTtCSdoYuY/?igsh=MWR3c3V3bmI5aDNpeQ==