UNA SECONDA VITA PER CAPI DI ABBIGLIAMENTO, ACCESSORI PER LA CASA E LIBRI

UNA SECONDA VITA PER CAPI DI ABBIGLIAMENTO, ACCESSORI PER LA CASA E LIBRI

Negli ultimi anni, un po’ per la larga diffusione dei brand Low Coast, un po’ per la diffusione di Smartphone e di Social Network, anche il Fashion System ha avuto dei mutamenti. Le motivazioni di acquisto da parte del consumatore medio sono cambiate, da un bisogno si sono trasformate in uno sfizio, ed è proprio lì che brand Low Coast, vari E-Commerce e Outlet hanno puntato il loro focus.

La continua voglia di shopping ha portato molti di noi a vendere o comprare sui vari portali on line, a volte facendo quasi un baratto.

Nasce così Vinted, dall’idea di Milda Mitkute ​​e Justas Janauskas, una piattaforma gratuita che permette di vendere, scambiare e acquistare capi d’abbigliamento di seconda mano. Ma anche accessori per la casa, libri…

Nel 2016, il team di gestione di Vinted viene affiancato da Thomas Plantenga come consulente strategico, che da allora è CEO dell’azienda.

Nell’ottobre 2020 Vinted ha acquisito United Wardrobe, un concorrente olandese, oggi è utilizzato da 34 milioni di utenti solo in Europa, ed è un sistema consolidato e rodato. Questa caratteristica lo rende un portale ancora più innovativo e gli permette di comunicare con altri fruitori. Consente, infatti, di chiedere informazioni riguardo al prodotto al quale si è interessati attraverso un apposito forum.

Qualità fondamentale? È una piattaforma semplice da utilizzare, intuitiva.

Il nostro modo di vivere si sta notevolmente modificando e Vinted è un tassello fondamentale di questo cambiamento: The Future is now.

Cristiano Gassani

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ADIDAS SUPERSTAR, C’ERA UNA VOLTA E C’È ANCORA

ADIDAS SUPERSTAR, C’ERA UNA VOLTA E C’È ANCORA

Nel precedente articolo abbiamo parlato della competizione tra Adidas e Nike, e oggi parliamo di un modello di sneaker: Adidas Superstar. Nonostante il difficile periodo storico, la sua vendita non si arresta. Perché? In primis, per la popolarità, ma anche per il suo spirito rivoluzionario che tocca da sempre l’ambiente del basket, dell’hip-hop e della comunità skate. Un oggetto cult, da possedere. Uno dei modelli universali e più trendy del giorno d’oggi.

Nata nel 1969 come scarpa da basket, la Superstar vuole essere la versione low-top della scarpa da basket Pro Model.

Considerata tra le maggiori rappresentanti della “cultura delle sneaker”, è stata aggiornata cercando di rispettare l’ambiente, con una tomaia in pelle liscia ed ecologica, 3 strisce in tessuto, e punta a conchiglia.

Attualmente la tecnologia dell’industria calzaturiera si è evoluta, ma negli anni ’80, l’Adidas Superstar era il “non plus ultra” delle sneaker. La band hip-hop Run D.M.C., le aveva rese di moda indossandole sul palco senza lacci e dedicandogli una canzone dal titolo “My Adidas”. Era il 1986, e per la prima volta un marchio sportivo utilizzava la musica per commercializzare il proprio prodotto.

La Superstar è oggi disponibile in molte forme e dimensioni, e viene regolarmente indossata come calzature casual e non soltanto per lo sport.

La capacità di attirare diversi tipi di culture giovanili e orientare i movimenti della moda ha consolidato la sua immagine di classica scarpa Adidas.

Nel 2005, il brand ha celebrato il 35° anniversario della Superstar collaborando con icone del mondo della musica, della moda e delle arti per creare la collezione Adidas 35thAnniversary. Tra il 2015 e il 2016 questa sneaker ha raggiunto il picco di vendita. 

Concludendo: che piaccia oppure no, Adidas Superstar è uno di quei must have da custodire nella propria scarpiera, sapendo di aver acquistato un oggetto simbolo di diverse sottoculture.

Cristiano Gassani

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NIKE O ADIDAS

NIKE O ADIDAS

“Essere o non essere, questo è il dilemma”… e se il dilemma fosse scegliere tra Nike e Adidas?

Come direbbe il buon Califano, tutto il resto è noia; sì, perché i due marchi ormai da decenni sono gli indiscussi dominatori del mercato dello sportwear e vedono lontana la concorrenza delle altre aziende.

Ma non è sempre stato così. Fino alla metà degli anni ’60, infatti, il mercato era diviso tra Puma e Adidas, e Adidas era la prima azienda al mondo.

Ma diverse problematiche, in primis tra i fratelli Dassier, i rispettivi proprietari dei due brand, hanno fatto sì che, nel 1968, grazie a Phil Knight e Bill Boweman, nascesse Nike, che si rivelò il marchio più venduto negli Usa, approfittando della rivalità tra Puma e Adidas. 

Come per tutte le aziende di successo, gli “up” e i “down”, sono normali. E Adidas ha riconquistato il suo posto nell’Olimpo dei brand di sportwear grazie alla linea d’abbigliamento “Originals”, e soprattutto con il rilancio della sneaker Stan Smith attraverso una campagna di Influencer marketing, e della scarpa sportiva Superstar insieme a Pharell Williams, il noto cantautore, musicista, produttore e di recente anche designer d’eccezione.

Al momento, mentre il mercato americano è dominato dalla Nike, quello europeo (specialmente quello italiano) è dominato da Adidas.

Quest’ultimo marchio, inoltre, ha da poco rinnovato la collaborazione con Kanye West  musicista, produttore discografico, regista e stilista, ideatore della linea Yeezy, che sta conferendo al brand una nuova energia.

È veramente difficile scegliere tra Nike e Adidas, però possiamo iniziare un viaggio alla scoperta dei modelli più iconici e non solo. Preparatevi ad allacciare le cinture per questo interessante viaggio. Seguitemi nei prossimi articoli.

Cristiano Gassani

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