Fabio Capello parte da un piccolo paese sulle sponde dell’Isonzo, Pieris, e passando da Ferrara con la SPAL, arriva a indossare le maglie di Roma, Juventus e Milan. Nel suo palmares da giocatore: una Coppa Italia nella capitale, una con i bianconeri e tre scudetti vinti con la Juve, più la fatidica stella col Milan. Indimenticabili i suoi gol in maglia azzurra nel 1973 che firmarono il primo storico successo contro i maestri inglesi, a Torino, e la prima vittoria italiana a Wembley. Ancor più ricca di successi la sua carriera di allenatore: dal Milan degli “invincibili” con quattro scudetti e la Champions nel ’94, fino ai due titoli con la Juve revocati però dai giudici di calciopoli. Nel 2001, lo scudetto con la Roma, ancora oggi celebrato in tante zone della capitale. Chiamato “Don Fabio” a Madrid per le due Liga vinte col Real, è anche stato c.t. di Inghilterra e Russia. Amante dei viaggi e dei musei, è un appassionato collezionista d’arte contemporanea, tanto da suggerire questo tipo d’investimento a qualche suo giocatore.

Personaggio di livello internazionale, universalmente conosciuto e apprezzato, Fabio Capello è diventato Ambasciatore della Fondazione Laurens Sport for Good, da vent’anni presente nelle periferie delle maggiori città italiane ed estere per diffondere e sostenere lo sport giovanile nelle aree più disagiate. La crisi provocata dal coronavirus sta facendo emergere la solidarietà e l’impegno di chi è più fortunato o, semplicemente, di chi è più sensibile e volenteroso. Il virus non ha fermato gli aiuti capillari agli studenti delle zone più problematiche forniti dai collaboratori della Fondazione Laureus. E a Roma Cares, una Onlus nata per l’impegno alla sostenibilità sociale del AS Roma nelle periferie capitoline, si è distinta per l’attenzione verso i tifosi a maggior rischio contagio con la consegna di pacchi con prodotti di prima necessità. Quest’impegno non poteva sfuggire a Fabio Capello, ancora sensibile alle iniziative del club nel quale ha militato, e si è quindi messa in moto la solidarietà delle persone di buona volontà: Alessandro Del Piero e Ryan Giggs, ad esempio, membri dell’Academy di Laureus, si sono attivati con iniziative volte a raccogliere fondi e aiuti sociali.

È il momento della solidarietà, è il momento di superare le divisioni e cercare di combattere assieme e, come dice Capello: “proprio il calcio con la sua enorme popolarità, deve dare l’esempio nella partita più importante per cercare battere la crisi provocata dall’epidemia, aiutando chi ha maggiori difficoltà”.

Fabio Conte

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