Per il 2021 c’è un nuovo calendario. Atto finale di un progetto realizzato tra maggio e settembre 2020, con la partecipazione di 25 ragazzi del Progetto Giovani e con la conduzione della fotografa Alice Patriccioli, che ha richiesto loro di sviluppare un percorso personale, usando linguaggi misti: fotografia, arte, scrittura. Il tema di partenza è stato quello del lockdown, dell’impossibilità di uscire dalla propria stanza. Ogni immagine riporta un pensiero dell’autore della foto, una riflessione sulla vita, sulla malattia, sul lockdown quale momento da utilizzare per ribaltare le prospettive. Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato al Progetto Giovani di INT, sostenuto dall’Associazione Bianca Garavaglia ONLUS.

La creatività è il punto di forza del Progetto Giovani e “Guardare fuori per guardarsi dentro” ne è la dimostrazione. “Le fotografie scattate dai ragazzi esprimono la loro volontà di combattere la malattia oncologica e di affrontare il percorso tutti insieme, per trasmettersi reciprocamente l’energia necessaria per non mollare – Marco Votta, Presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano –. Questo messaggio rappresenta un grande insegnamento, e ora più che mai il calendario è anche un modo per trasmettere a tutti un messaggio di fiducia per il futuro”.

Il calendario 2021 del progetto fotografico “Guardare fuori per guardarsi dentro” è disponibile in due versioni, da tavolo e da muro, che si possono ordinare on line sul sito www.abianca.org/bottega-natale/

Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato all’Associazione Bianca Garavaglia che dal 1987 sostiene le attività della Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, tra cui il Progetto Giovani, impegnandosi a promuovere l’assistenza e l’avanzamento della ricerca nel campo dei tumori dell’età pediatrica.

 

ASSOCIAZIONE BIANCA GARAVAGLIA ONLUS

L’Associazione Bianca Garavaglia nasce nell’aprile del 1987 in ricordo di Bianca, una bambina di sei anni colpita da una rara forma di neoplasia. È lei che in ospedale disegna il fiore verde e fucsia oggi diventato simbolo dell’Associazione e sinonimo di speranza. Sono i genitori di Bianca a fondarla, avendo fatto esperienza dei problemi di chi opera nel campo dei tumori infantili. La mission dell’Associazione è quella di promuovere studi scientifici e cure mediche nel campo dei tumori dell’età pediatrica, offrendo sostegno finanziario e operativo alla Struttura Complessa di Pediatria Oncologica della Fondazione I.R.C.C.S Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. L’obiettivo è quello di sostenere specifici progetti di ricerca, cura e assistenza, con lo scopo di assicurare ai bambini e agli adolescenti che si ammalano di tumore più elevate possibilità di guarigione e una migliore qualità di vita futura.

L’Associazione sostiene inoltre il Progetto Giovani della Pediatria INT, progetto dedicato a pazienti adolescenti e giovani adulti, con l’obiettivo di creare un nuovo modello di organizzazione medica, incrementando l’accesso dei pazienti adolescenti ai reparti e ai protocolli clinici di oncologia pediatrica. Gli adolescenti ricoverati presso l’INT oggi possono accedere a servizi loro dedicati, quali il supporto psicosociale e le misure di conservazione della fertilità, e usufruire di ambienti di cura dove possano continuare a svolgere, almeno in parte, le proprie attività anche durante le terapie. All’interno del Progetto Giovani i ragazzi possono svolgere inoltre attività, corsi e laboratori tenuti da professionisti ed educatori, al fine di rendere il luogo di cura un posto un po’ “speciale”. Tra questi, la canzone “Palle di Natale”, diventata fenomeno virale con oltre 15 milioni di visualizzazioni su YouTube, o, più recentemente, “Tumorial”, la web serie di video-tutorial realizzati dai ragazzi in cura per aiutare i propri compagni malati ad affrontare il percorso di cura.

 

PROGETTO GIOVANI

( https://ilprogettogiovani.org/ ) è dedicato ai pazienti adolescenti malati di tumore e ha due obiettivi principali: uno clinico e uno indirizzato alla cura globale della vita dei ragazzi.

“Dietro ai progetti c’è certamente un problema medico importante, poiché gli adolescenti sono pazienti particolari per cui è ben documentata una difficoltà di accesso a centri di eccellenza e a protocolli di cura, con il risultato che a parità di malattia un adolescente ha meno probabilità di guarire di un bambino –  afferma Maura Massimino, Direttrice della Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano –. Questi progetti offrono ai ragazzi percorsi di supporto psicosociale innovativi; servono a raccontare la vita dei ragazzi in cura, ma anche ad attirare l’attenzione sul fatto che ci si può ammalare di tumore anche nell’età dell’adolescenza, che si può guarire, ma solo se si riesce a ricevere le cure giuste, nei tempi giusti e nei luoghi giusti”.

 

 

LA FONDAZIONE IRCCS – ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI (INT)

La Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori (INT) è un istituto pubblico di ricovero e cura a carattere scientifico. Fondato nel 1928, l’INT è primo in Italia tra gli IRCCS oncologici ed è centro di riferimento nazionale e internazionale sia per i tumori più frequenti che per quelli più rari e pediatrici. Con 540 persone dedicate e 27 laboratori, è oggi polo di eccellenza per le attività di ricerca pre-clinica, traslazionale e clinica, di assistenza ed epidemiologica. Definito come “Comprehensive Cancer Center”, secondo quanto stabilito dall’Organizzazione degli Istituti del Cancro Europei (OECI), l’INT, con 10 brevetti e ben 5 Registri di Patologia Istituzionali, è affiliato a oltre una decina di organizzazioni internazionali per la ricerca e cura del cancro (OECI, UICC, WIN, EORTC) ed è membro nella rete “Cancer Core Europe” formata dai 7 principali European Cancer Center. Nel portfolio INT 2018: 667 studi clinici, 722 articoli pubblicati su riviste progetti finanziati da enti pubblici e privati. INT è uno dei Centri di riferimento nel panorama assistenziale lombardo e nazionale: nel 2018 sono stati più di 18 mila i pazienti ricoverati e oltre un milione 238 mila le visite ed esami a livello ambulatoriale eseguite. Oltre all’attività di ricerca e clinica, l’Istituto si occupa di formazione, ospitando 180 specializzandi universitari.