Artiste, scienziate, attiviste, sovrane, premi Nobel, icone del pop, madrine del rock. Donne che hanno cambiato il corso della storia, che hanno fatto progredire la società, protagoniste di una serie che le onora e decora. Arriva a Venezia “A Decorated Woman” di Myra Fiori, fino al 10 febbraio 2023. La sua prima personale nel  “padiglione urbano” D3082 dove espone ritratti costruiti con centinaia di strati digitali sovrapposti, immagini di gioielli provenienti dalla collezione personale dell’artista statunitense, che danno forma a illustrazioni fotografiche di donne, complesse e perseveranti, provenienti da background ed epoche disparate. Ci sono donne che hanno infranto miti, confini, norme sociali e ruoli di genere trasmettendo i loro punti di forza e le debolezze. Donne che hanno cambiato il corso della storia, fatto progredire la società, stabilito dei primati: inventato il Wi-Fi, la programmazione informatica, anticipato di decenni l’impegno per l’ambiente, per i diritti delle donne e delle minoranze, portato nel mondo il rock & roll. Sono autrici della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, premi Nobel, regine, imperatrici, ma che hanno anche subito torture, stupri, furti, oppressione, soprusi e ingiustizie di ogni genere.

Ma chi sono queste donne? Tra loro Alek Wek supermodella e attivista, fuggita dalla guerra Civile Sudanese; Malala Yousafzai, giovane pakistana, promotrice dello studio per le giovani del suo Paese e contro i matrimoni infantili, Premio Nobel per la Pace; Ada Byron Lovelace, figlia di Lord Byron e autrice del primo programma per computer al mondo; Wu Zetian, prima e unica sovrana donna in oltre 3 mila anni di storia cinese; Rachel Carlson, biologa marina, giornalista, autrice che attraverso la sua ricerca e le sue opere, ha fondato il movimento ambientalista globale; Letizia Battaglia, ribelle, anticonvenzionale da sempre impegnata nella lotta alle ingiustizie con le sue fotografie ha documentato la corruzione e la morte nella Sicilia controllata dalla mafia negli anni ’70 e ’80, occupandosi negli ultimi anni della sua vita dei diritti delle carcerate e di questioni ambientali. E ancora Sister Rosetta Tharpe, afroamericana, queer, star del gospel e progenitrice del rock‘n roll; Yayoi Kusama, oggi un’artista celebrata a livello mondiale, ma dal difficile passato segnato da sofferenza mentale e abusi; Hedy Lamarr, attrice e scienziata di origine austriaca (naturalizzata statunitense) che per collaborare alla lotta al Nazismo contribuì a inventare un sistema di trasmissione/ricezione frequenze sempre diverse, considerata base della moderna tecnologia telefonica applicata alle connessioni Wi-Fi e Bluetooth.

Myra Fiori è nata negli Stati Uniti e vive part-time a Firenze. Ha lavorato come professionista del marketing globale e delle PR per Illy caffè, dove ha creato concetti innovativi incentrati sull’arte come Galleria Illy a New York City e Push Button House, che ha aperto alla Biennale di Venezia. Il suo interesse principale è la narrazione, in particolare degli svantaggiati, dei dimenticati dalla storia. Ha prodotto due film e lungometraggio, attualmente in fase di sviluppo. Scrive e ha collabora con alcuni dei migliori artisti del mondo per produrre progetti globali su larga scala. Utilizza la fotografia per realizzare ritratti, collage digitali, di donne. Tutti i ritratti sono composti da immagini della sua personale collezione di gioielli.

Nell’ambito del progetto Louis200, il lavoro di Myra è stato esposto digitalmente nelle vetrine di 500 negozi Louis Vuitton in tutto il mondo. Il suo lavoro fa attualmente parte di “200 Trunks, 200 Visionaries”, un tour multi-città che viaggia dalla casa di Louis Vuitton in Francia a Singapore, Beverly Hills, New York City, poi Londra e Tokyo. È stato esposto al Museo D’Aumale e Museo Riso a Palermo, mentre le sue opere sono entrate nella collezione permanente del Museo APPA, nel centro storico della città. Il suo lavoro è stato anche esposto in mostre private alla Six Summit Gallery di New York, St.Ignatius di Atlanta e Atlanta Art Solutions. Myra vende i propri lavori a collezionisti privati in Europa, Regno Unito, Stati Uniti, India, Canada e Brasile.

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