Un turbine di emozioni oltre lo spazio e il tempo è racchiuso nel défilé primavera/estate 2022 che Kean Etro, direttore creativo della linea Etro Uomo, ha presentato in presenza durante la Milano Fashion Week presso lo scalo ferroviario Farini.

I binari in disuso sono la passerella su cui sfila la collezione caleidoscopica e dallo spirito nomade che rende omaggio al cantante Franco Battiato, scomparso lo scorso 18 maggio. “Questo show è per te, Maestro! Con Gratitudine, Ammirazione e Affetto”, scrive Kean. Il cantante ha fortemente influenzato la visione e la vita di Kean Etro, che lo conobbe giovanissimo, nel 1985, e realizzò le scenografie per il tour “Mondi Lontanissimi” ancor prima di lavorare per l’azienda di famiglia.

Quell’incontro è stato un momento fondamentale per il designer e per il suo pensiero metafisico che in questa collezione viene tradotto materialmente su abiti e accessori.

Sulle note del capolavoro L’Era Del Cinghiale Bianco di Battiato, il viaggiatore dell’anima ritratto da Etro cammina su una “passerella” indossando capi fluidi e velatamente sensuali, disegnati per piacersi.

I colori di un’alba su un agrumeto ispirano le tonalità sorbetto o vitaminiche, mentre i toni scuri dalle sfumature argento richiamano la palette di un affascinante tramonto.

Capi più sportivi, indossati sopra ai caftani, sono realizzati in cady di seta, e i classici gilet tennis in maglia svelano inserti in georgette, per uno stile disinvolto, libero, emozionale.

I riconoscibili pattern del brand si fanno rarefatti per dare un tocco grafico ai pigiami in seta. Trasparenze muovono le silhouette e introducono le camicie fil coupé arricchite da fili dorati. Pantaloni metallici in canvas spalmato sembrano provenire da una dimensione interstellare, mentre i leggings spuntano dai pantaloncini oversize arricchiti da simboli arcaici, che decorano anche i bomber ricamati, mentre messaggi di amore e ottimismo sono stampati sui trench e sulle etichette dei capi.

Lo spirito nomade, inoltre, è sottolineato da grandi bisacce e zaini in morbida pelle lavata che si alternano a coloratissimi mini pouch funzionali, e secchielli con il motivo Paisley sono decorati dalle borchie che compaiono anche su slipper, cinture e gioielli turchesi con simboli positivi, come un sole splendente.

Sulle orme di Bruce Chatwin e di Agatha Christie, il viaggio nomadico di Etro si tinge di memorie di esplorazioni archeologiche in terre assolate, dove la realtà incontra il sogno.

Simone Lucci

Etro è fondata a Milano nel 1968 da Gimmo Etro come azienda tessile e si afferma fin da subito per la qualità dei suoi prodotti e per l’estrema raffinatezza delle sue stampe. Gerolamo Etro introduce nel 1981 il motivo Paisley, esaltato in ogni sua forma e nelle sue declinazioni cromatiche. Il motivo Paisley viene sviluppato nel tempo e diventa il pattern distintivo della Maison di moda Milanese.

L’azienda ha sede a Milano in Via Spartaco in un edificio ristrutturato nel 1977, che contiene l’archivio dell’arte tessile Paisley e una suggestiva biblioteca aziendale, un luogo in cui perdersi tra libri che parlano d’arte in ogni sua forma, tessuti antichi e abiti storici. Etro è un’azienda che da sempre parla di moda e Made in Italy, ma parla anche di cultura.

Se il disegno Paisley è il disegno iconico della Maison il suo logo è un fiero Pegaso, un cavallo alato che spesso viene stampato o ricamato su capispalla, borse e cinture e camicie.

Il brand crea e produce le sue collezioni di abbigliamento uomo e donna, e altre collezioni che comprendono accessori, profumi e arredo per la casa.