Venezia è magia e amore. È una città elegante, preziosa, inimitabile, romantica, una gemma del panorama veneto. Affascina per i numerosi tesori d’arte che custodisce: chiese, palazzi, musei e ponti che uniscono le isole separate a loro volta dai canali che fungono da strade e percorsi da barche e gondole. Il Canal Grande è la principale via d’acqua che attraversa Venezia e numerosi sono i palazzi storici che si specchiano nelle sue acque.

La collezione Riflessi primavera/estate 2022 di Boglioli Milano trova ispirazione proprio nei colori dei palazzi veneziani riflessi nell’acqua dei canali, giochi di luce radiosi, con tonalità ora decise e compatte, ora sfumate e intangibili. I capi nascono sotto la direzione di Michele Brustia, uniti all’esperienza di Marco Re. Sono realizzati con materie prime preziose, armoniosi dettagli, cromie a volte intense e a volte indecise. L’immagine e il suo riflesso ricordano il mito di Narciso, infatti l’uomo Boglioli è un Narciso contemporaneo, ha consapevolezza di sé, non segue la moda come criterio di scelta, ma sceglie il gusto personale nella più totale libertà.

Cotone, lino, lana e seta sono le fibre utilizzate. I filati possiedono una luce propria, si intrecciano e impreziosiscono i tessuti, prendono vita combinazioni inedite come cotone e tencel, cotone e lino, cotone e seta. I lini finissimi e i velluti dalla mano soffice sono leggeri come un velo. I cotoni e i jersey, invece, sono trattati con l’innovativa tintura minerale effettuata con coloranti derivati dalla terra come il carbone, l’avocado e la pesca. Il processo di tintura diventa così rispettoso dell’ambiente.

Il capo spalla cambia aspetto, c’è la giacca Picasso completamente destrutturata, la giacca Hemingway dai dettagli safari, la giacca Biker costruita in denim tinto in capo. Le camicie sono indossate come giacche con colli svuotati e polsi morbidi, prodotte usando solo materiali di qualità tinto in capo, oppure in jersey leggerissimi. La collezione maglieria si evolve, lo streetwear ispira felpe e pantaloni jogging nei cotoni cashmere tinto in capo. I maglioni in cotone crepe con mano croccante e dai volumi rilassati completano gli outfit.

La collezione nasce con lo scopo di essere un manifesto di un nuovo modo di essere, oltre che di vestire: uno stile destinato a durare nel tempo, più lento, qualitativo, consapevole e soprattutto responsabile.

Simone Lucci

Boglioli ha origine nella provincia bresciana nei primi del ’900. Nato come produttrice di capi conto terzi, il brand ha mantenuto la sua forte vocazione manifatturiera che si traduce in uno straordinario patrimonio di conoscenze tecniche, costruttive e di processo arricchito da tecnologie moderne. Nel 1987 il marchio presenta il manifesto del nuovo uomo Boglioli, durante la vetrina internazionale di Pitti Uomo: elegante ma al tempo stesso rilassato, attento alla qualità senza sacrificare il comfort. L’esposizione delle giacche, disposte liberamente sui banchi dello stand, è lo strumento di comunicazione di questa filosofia. Il suo successo proietta l’azienda verso i mercati internazionali: USA, Canada, Giappone e Russia. La spinta definitiva per il riconoscimento al livello internazionale arriva con la presentazione della K-Jacket: la giacca in cashmere decostruita e dall’aspetto vintage, caratterizzata da sfumature di colore délavé ottenute con l’innovativa tecnica di tintura in capo. Boglioli incarna oggi la nuova generazione di gentleman: uomini alla ricerca di uno stile personale che affonda le sue radici nell’eleganza classica della tradizione sartoriale, alla ricerca di un lusso personale e rilassato, di capi unici che custodirà per sempre.