I tessuti elasticizzati hanno creato una vera e propria rivoluzione nel settore tessile. Dagli anni ’60 i filati stretch hanno fatto la loro comparsa nel mondo fashion conquistando stilisti come il tunisino Alaïa con i suoi miniabiti tutte-curve, ed Emilio Pucci che ha brevetto Emilioform, un tessuto elasticizzato in shantung di seta utilizzato per realizzarei fuseaux con le ghette. Una moda che ha avuto il suo massimo successo negli anni ’80, in coincidenza con la diffusione della fitness-mania, incoronando Jane Fonda star della forma fisica. Un trend sempre attuale e in continua evoluzione.

La nascita delle nuove fibre ROICA™ Premium Stretch Fiber ha elevato il concetto dello stretch a un nuovo livello con lo scopo di fornire ai consumatori capi contemporanei che combinano elasticità, qualità e prestazione, per un guardaroba che si orienta verso le ultime tendenze proposte in passerelle. ROICA™ trasforma la funzionalità degli abiti: da basico a speciale, da ordinario a ingegnoso, da standard a smart, con una vestibilità che raggiunge nuovi parametri di comfort.

I filati ideati da Asahi Kasei sono utilizzati per confezionare intimo, maglie, calze, capi sportswear, da tempo libero e per l’athleisure che rappresenta la nuova frontiera d’indossare anche in occasioni formali abiti sportivi e casual. Gli stilisti hanno iniziato a creare abbigliamento sportivo, leggings, T-shirt in cashmere, pantaloni da yoga, da indossare anche in altre occasioni.

Marimekko, Brugnoli, Eusebio Spa, FukuiWarpKnitting, Jackytex, Maglificio Ripa e Wolford sono alcuni brand che hanno utilizzato i tessuti ROICA™. Wolford e ROICA™ hanno intensificato la loro partnership, presentando l’ultimo prototipo di calzetteria e underwear high-tech sostenibile. Questa innovazione è stata progettata con un mix di materiali innovativi. Il Modal al biopolimero Infinito® è unito a ROICA™ smart stretch, un filo che, a fine ciclo di vita, si deteriora senza rilasciare sostanze nocive, come attestato dal certificato di compatibilità ambientale Hohenstein. Tale progetto è stato analizzato, accreditato e verificato come totalmente sicuro attraverso un Material Health Assessment condotto da EPEA in Svizzera, per la certificazione “Cradle to Cradle™”.

Simone Lucci

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