Il “Premio letterario Città di Castello” è nato nel 2007. È giunto quindi alla XIX edizione ed è oggi un punto di riferimento nel panorama dei concorsi letterari italiani, sia per il prestigio della giuria che per la crescente qualità del progetto.

Nel mese di febbraio hanno presentato la manifestazione e aperto il bando per partecipare all’edizione 2025 (www.premioletterariocdc.it) due conferenze stampa: una a Roma, a Palazzo Firenze presso la meravigliosa sede della Società Dante Alighieri, e l’altra a Città di Castello, presso la sala del consiglio comunale.

Il Premio è a carattere internazionale ed è organizzato dall’associazione culturale “Tracciati virtuali”. È riservato a scrittori diogni fascia d’età, provenienti da ogni regione italiana e anche dall’estero. 

Il Concorso è riservato a opere inedite e sono tre le sezioni principali: narrativa, saggistica e poesia.

La cerimonia di premiazione si svolgerà il 25 ottobre 2025, presso il Teatro Comunale degli Illuminati di Città di Castello, in una giornata che unirà letteratura e spettacolo. Il primo e il secondo classificato di ogni categoria vedranno pubblicata la propria opera dalla casa editrice LuoghInteriori, mentre il terzo classificato riceverà un’opera di un artista italiano. Ai finalisti dal quarto al decimo posto saranno assegnati altri riconoscimenti.

Da quest’anno, alla guida della giuria ci sarà il prof. Alessandro Masi, Segretario generale della Società Dante Alighieri, che afferma: “Ho raccolto con orgoglio il testimone da Alessandro Quasimodo, consapevole della grande responsabilità che comporta guidare un concorso prestigioso come il Premio Letterario Città di Castello, dopo ben 18 edizioni di successo. Con il sostegno di una giuria di grandi professionisti del mondo della cultura e dello spettacolo, sono certo che riusciremo a far crescere la manifestazione e a portare la scrittura italiana e la tradizione culturale umbra nel mondo”.

Alessandro Masi sarà coadiuvato da: Osvaldo Bevilacqua, giornalista e storico conduttore del programma Rai Sereno variabile; Benedetta Rinaldi, giornalista Rai e conduttrice del programma Elisir Marino Bartoletti, giornalista e scrittore; Claudio Pacifico, ambasciatore d’Italia; Salvatore Italia, già dirigente del Ministero per i beni e le attività culturali;  Luciano Monti, docente all’Università “Luiss;” Marinella Rocca Longo, già docente all’Università Roma TreClaudio Mattia Serafin, docente all’Università Luiss e consigliere del Ministro per il Turismo; Maria Borio, ricercatrice e scrittrice; Clementina Speranza, giornalista (direttrice della nostra rivista EMME22); Sofia Oranges, giornalista; Mauro Macale, vicepresidente della Federazione delle Associazioni e dei Club per l’Unesco; Emanuela Mascherini, regista e scrittrice; Pier Luigi Vercesi, inviato speciale del Corriere della Sera; Paolo Conti, giornalista del Corriere della Sera; Andrea Pancani, giornalista vicedirettore di La7; Antonio Padellaro, giornalista e saggista; Giulio Ferroni, linguista e scrittore; Mariangela Mandia, creative manager.

Il Premio prevede anche 3 sezioni speciali:

la prima, “Mondi e Culture sulle sponde del Mediterraneo”, ha come finalità quella di promuovere l’interazione culturale, politica ed economica tra l’Italia e i paesi del Mediterraneo;

la seconda, “Riprendiamoci il futuro”, è riservata agli studenti degli Istituti superiori e delle università e ha come finalità quella di incentivare nei giovani la passione per la lettura e per la scrittura, favorendo in questo modo la crescita culturale dei cittadini del futuro e combattendo i sempre più preoccupanti fenomeni di violenza, bullismo e di emarginazione sociale;

la terza sezione speciale, recentemente istituita, ha un’importanza davvero significativa anche per la sua unicità. Il Premio Letterario “Città di Castello” è infatti l’unico ad avere istituito una sezione permanente riservata alle recluse e ai reclusi degli Istituti penitenziari italiani. “Destinazione Altrove – La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo” è finalizzata alla crescita culturale dei reclusi e al loro recupero. L’ambizioso progetto, di straordinaria rilevanza sociale, persegue un duplice obiettivo. Da un lato sollecitare le persone private della libertà personale a dare voce ai propri sentimenti e a raccontare le proprie riflessioni relative a “prima, durante e dopo” la detenzione, dall’altro coinvolgere la società civile, nell’ambito di eventi di elevato valore culturale, nelle problematiche del mondo carcerario. Il Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia e la Società Dante Alighieri hanno concesso il loro appoggio organizzativo per la migliore riuscita dell’iniziativa, nella cui giuria particolare figurano anche il Senatore Walter Verini, che ha contribuito sensibilmente alla nascita di questa sezione speciale, e la Senatrice Giulia Bongiorno.

“Sono sicuro che con Alessandro Masi alla guida della giuria il Premio Letterario entrerà in una nuova fase, più dinamica e proiettata verso il futuro. Affronteremo le sfide della modernità con un linguaggio più vicino alle nuove generazioni, senza però dimenticare le nostre radici, che restano la base solida su cui costruire il domani di un concorso come il nostro, che negli anni è divenuto strumento di inclusione e crescita collettiva”, afferma Antonio Vella, Presidente dell’Associazione culturale Tracciati Virtuali e fondatore del Premio letterario.

Il bando dell’edizione 2025 verrà diffuso in circa 100 mila copie nelle librerie, nelle biblioteche, nelle fiere dedicate all’editoria, e in tutti gli eventi dei quali l’Associazione è promotrice. Verrà inoltre diffuso su Internet tramite: la rete delle Ambasciate italiane e degli Istituti Italiani di Cultura all’estero, i 400 comitati della Società Dante Alighieri dislocati in tutto il mondo, le Università italiane, le Biblioteche e tramite un indirizzario di scrittori e giornalisti. L’edizione 2025 si può fregiare dei patrocini della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Città di Castello, della Società Dante Alighieri, dell’Università per Stranieri di Perugia, della Federazione Unitaria Italiana Scrittori, della Sezione Umbra della Associazione Italiana Biblioteche, della Fondazione Univerde, della Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca, della Fondazione Ries.

Nelle precedenti edizioni sono transitati complessivamente a Città di Castello oltre 8 mila scrittori, si è creata così una comunità di persone che indirettamente hanno stabilito legami con la città e con la Regione, diventata attraverso il Premio meta per un turismo colto e qualificato. 

Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, l’Assessora alla Cultura Michela Botteghi e la Consigliera regionale Letizia Michelini hanno rimarcato l’importanza e il prestigio di questo premio che rappresenta un vanto per la comunità. Hanno evidenziato come l’iniziativa non solo valorizzi la tradizione culturale della città, ma contribuisca anche a un progetto sociale di rilevanza nazionale.

Il “Premio Città di Castello” non è solo scrittura: parte dei proventi delle iscrizioni sarà devoluta a organizzazioni benefiche attive in ambito sanitario (per la ricerca sul cancro e sulla SLA, ad esempio) e sarà utilizzata per supportare le biblioteche carcerarie.

EMME22

Foto di Babak Monazzami

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