Steve McQueen, David Beckham, Paul Newman, Tom Daley e Bradley Cooper, cosa hanno in comune? Tanto fascino e la passione per il bomber.

Colletto curvo, maniche con risvolto, orlo a costine e la schiena gonfia, accompagnati da un corpo corto. Sono i tratti distintivi di un capo d’abbigliamento adatto a qualsiasi età. Semplice e versatile allo stesso tempo, è un must have del guardaroba maschile.
Per la primavera-estate diverse aziende, hanno rilanciato questo 
oggetto e nei mercatini Vintage i bomber delle squadre americane di baseball, football, e basket vanno a ruba, soprattutto gli Starter, quelli del brand americano più iconico per questo genere di indumento.
Ma quando nasce il bomber? Nel 1949, come capo dell’Aereonautica militare americana. Questo indumento identificato con la sigla MA-1, è stato preceduto dal modello A-2 uno dei modelli più iconici delle giacche dell’Air Force, per tutta la durata della Seconda Guerra Mondiale.
È stato realizzato per risolvere il problema dei piloti dell’aereonautica che avevano necessità di utilizzare una giacca 4 Seasons, con annesse delle tasche porta penne e portaoggetti. Comprendeva anche un gancio per attaccare il casco e gli altri oggetti utili per il volo, anche perché in quel periodo storico, ovviamente non c’erano le strumentazioni tecnologiche di oggi.
Inizialmente aveva un collo di pelliccia staccabile, abolito 
del tutto con la nascita del modello MA-1. Alcuni brand dello 
streetwear, come Avirex, lo riproducono ancora oggi in maniera fedele all’originale. Per quanto riguarda invece i bomber Vintage, si ispirano sì all’originale MA-1 sostituendo, però,  le tasche con i loghi delle squadre e i colletti con altri materiali.
Oggi i bomber sono realizzati con un nylon sempre più tecnologico e la fodera interna in lana è in poliestere.
Possiamo definirlo un capo “trandy” per il tempo libero, un indumento per moto, infatti alcune aziende lo hanno realizzato con imbottiture adatte anche al centauro più smanettone.
Dovendo creare un outfit lo proporremmo con un richiamo agli anni ’90, quando gli Starter  sono esplosi nel nostro Paese. Con jeans Levi’s e sneakers che richiamano sempre quel mood. E perché no, accanto a una moto dell’epoca.

Cristiano Gassani

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