VANLIFE TOUR, VIAGGIO MUSICALE CON BENNY BENASSI DJ A BORDO DI VOLKSWAGEN CALIFORNIA

VANLIFE TOUR, VIAGGIO MUSICALE CON BENNY BENASSI DJ A BORDO DI VOLKSWAGEN CALIFORNIA

Satisfaction” e il rivoluzionario video musicale sono diventati il ​​suo trampolino di lancio verso la celebrità. Di seguito, il suo album Hypnotica, che ha raggiunto la top 20 in quasi tutte le parti d’Europa entro il primo mese dal rilascio. Nel 2008 vince un Grammy Award per il rivoluzionario remix di Public Enemy “Bring The Noise”. Lui è Marco Benassi conosciuto con lo pseudonimo di Benny Benassi e per una raffica di remix di alto profilo con artisti del calibro di Bob Marley & The Wailers, Giorgio Moroder, Madonna, Sean Paul e Rolling Stones, solo per citarne alcuni.

Il famoso DJ e producer italiano è ambassador di VanLife Tour: il viaggio musicale a bordo di Volkswagen California sulle vette più belle d’Italia prodotto da Volkswagen Veicoli Commerciali in collaborazione con Free Event. È un viaggio che fa tappa in 4 delle più belle stazioni sciistiche d’Italia. Panorami naturali e location d’eccezione diventano la scenografia di una narrazione emozionante e suggestiva, Benny Benassi racconta sui social la sua “VanLife” attraverso i momenti che lo vedono protagonista  con Volkswagen California: la performance musicale, il viaggio, il raggiungimento della meta…  e anche momenti di vita più personali, le passioni e il tempo libero.

Il dj italiano, nella sua avventura musicale, ha spesso voluto rendere protagonista anche la natura, resta in questo senso memorabile il viaggio in bici attraverso la California con dj set che scandivano le diverse tappe del percorso.
Fare musica, farla ascoltare, è il suo lavoro e anche oggi, che come sappiamo molti locali e festival sono bloccati, ha voluto trasformare il fermo imposto dal Covid in occasione virtuosa per continuare a svolgere la sua attività, sempre nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza.

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INQUINAMENTO LUMINOSO E “CIELI NERI”, MA SI VEDONO ANCORA LE STELLE

INQUINAMENTO LUMINOSO E “CIELI NERI”, MA SI VEDONO ANCORA LE STELLE

Conosciamo la parola “notte”, ma chi vive nel mondo occidentale, soprattutto nelle grandi città, è raro si sia immerso in una notte dove le stelle hanno la forza di bucare la coperta nera del cielo.

S’intitola “Cieli neri” e l’autrice è Irene Borgna antropologa e scrittrice. Qui lei racconta di un viaggio in camper col suo compagno alla ricerca di quei luoghi dove si vedono ancora le stelle perché le luci non sono accese.

“Abituati a bivaccare nelle valli di Cuneo, a pane e toma nello zaino, siamo rimasti esterrefatti realizzando che l’80% della popolazione mondiale e il 99% della popolazione statunitense ed europea conosce solo una notte a metà, un’oscurità monca, viziata da un invadente chiarore artificiale che nasconde la maggior parte delle stelle”.

La luce elettrica, una grande invenzione che ha aperto la porta a migliaia di nuove esperienze, ha inesorabilmente occupato tutto il buio impedendoci di vivere l’altra faccia del giorno, con tutti i suoi doni: le stelle, la Via Lattea, il ritmo sonno/veglia, la poesia dell’oscurità.

“… In Italia la notte non è più quella di una volta: non esiste più un cielo che possa dirsi completamente libero dalla luce artificiale, non sopravvive angolo dello stivale dove l’unica dotazione luminosa sia quella naturale di luna e stelle. Alcuni strappi nella soffocante cappa luminosa promettono ancora scampoli di oscurità sopra l’Isola di Montecristo, su Alicudi e Filicudi, sulla Sardegna orientale intorno al golfo di Orosei, e in alcune zone dell’Alto Adige vicine al confine con l’Austria, come la Valle Aurina e la Val Senales”…

L’autrice ha compiuto un viaggio per tornare a vivere quelle tenebre che furono divise dalla luce all’inizio del mondo, per capire cosa voglia dire inquinare la notte, per raccontarci gli aspetti economici, antropologici, sociali, poetici e simbolici di quello che potremmo chiamare “uno stato d’animo in via d’estinzione”.

Accanto alle emozioni del viaggio, Irene illustra che cosa voglia dire vivere in un paese sommerso dall’inquinamento luminoso. E dunque cosa significa questo a livello economico, simbolico (pensa alla dicotomia luce/tenebre), biologico, medico, poetico, estetico, antropologico, sociale.

“Il romanzo di Irene Borgna “Cieli Neri. Come l’inquinamento ci sta rubando la notte” è il decimo della collana che impegna il Club alpino italiano e la casa editrice Ponte alle Grazie. Una sfida per allargare la platea dei lettori del libro di montagna – afferma Alessandro Pastore, presidente del Centro operativo editoriale del Cai -. Sono stati pubblicati racconti di viaggio, colloqui intensi con chi ha vissuto a contatto con le Terre alte, esplorazioni nella natura ‘selvaggia’. Un bilancio positivo di critica e di pubblico che si arricchirà presto con nuove proposte che intercettano autori di fama nel panorama culturale del nostro paese”. 

L’AUTRICE

Irene Borgna, un dottorato di ricerca in antropologia alpina con Marco Aime, ha fatto della montagna la sua passione e il suo mestiere. Nata a Savona nel 1984, si è trasferita in Val Gesso per amore dei lupi (lavora al progetto di reinserimento del lupo sulle Alpi marittime), si occupa di divulgazione ambientale e fa la guida naturalistica portando a spasso gli escursionisti fra cime e rifugi. Nel Pastore di stambecchi ha raccolto la testimonianza di Louis Oreiller, rispettando le sue straordinarie doti di narratore e il suo parlato antico (Ponte alle Grazie, 2018, menzione speciale al Premio Rigoni Stern).

Guarda il booktrailer (filming and editing Gabriele Canu) 

 

 

 

 

FUGA IN BARCA A VELA O CATAMARANO

FUGA IN BARCA A VELA O CATAMARANO

Le Eolie, la Sardegna nord, la Toscana e la Costiera amalfitana sono al momento le mete più gettonate per navigare e spostarsi nel mar Mediterraneo, con catamarani cabinati e barche a vela comprensivi di skipper. Il target di utenza appartiene maggiormente alla generazione 35/50 e la durata della vacanza oscilla tra 1 e 2 settimane. Questo è quanto dimostrano i dati registrati dalle prenotazioni effettuate sul sito “Charteritaly”, primo motore di ricerca comparato per il noleggio di imbarcazioni. La crescita delle richieste si sta, già dalle ultime settimane, triplicando rispetto ai tempi precedenti alla pandemia.

A esporre questi dati è Claudio Fiorentino, già chairman di “Velasquez”, società specializzata in vacanze in barca a vela e fondatore del nuovo sito nato da una start up finanziata parzialmente dal Ministero dello Sviluppo economico.

“Se molti nostri connazionali hanno negli anni scorsi scelto questa tipologia di vacanza per passare serenamente la propria estate magari in compagnia di amici – afferma il CEO – ora la richiesta si è triplicata non solo per l’esigenza istintiva di evadere all’isolamento obbligato dalla pandemia, ma anche perché attraverso ‘Charteritaly’ viene data per la prima volta l’opportunità di confrontare prezzi, tipologie di imbarcazione e personalizzazione degli itinerari prescelti. Abbiamo voluto democratizzare il sistema di vacanza in barca per proporre in totale sicurezza (sia sanitaria che assicurativa) molteplici opportunità di spostamento. Già dalle prime settimane della messa online del nostro portale abbiamo registrato una tendenza sempre maggiore di soddisfazione delle esigenze personali, e questo semplicemente per aver lanciato in rete un’offerta che include anche consigli di viaggio comportamentali e turistici. Il nostro obiettivo è quello di creare un servizio alla portata di tutti e, viste le premesse, ci aspettiamo un ulteriore boom nei prossimi mesi. Tutte le barche presenti sul portale sono sanificate secondo il protocollo emesso dal Ministero della Salute”.

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DIARIO DI UN CERVELLO IN FUGA NEL XXI SECOLO: PER CHI HA IL CORAGGIO DI INSEGUIRE I PROPRI SOGNI

DIARIO DI UN CERVELLO IN FUGA NEL XXI SECOLO: PER CHI HA IL CORAGGIO DI INSEGUIRE I PROPRI SOGNI

È il 2008 quando Tiziana e il suo fidanzato, Damiano, decidono di partire lasciandosi alle spalle gli amici e la famiglia: destinazione Inghilterra, nello specifico Newcastle Upon Tyne. Da questa esperienza, durata 220 giorni, nasce Diario di un cervello in fuga nel XXI secolo di Tiziana Lilò, edito da PubMe nella collana I Read It/Io me lo leggo. Si tratta di un vero e proprio diario di viaggio che racconta le esperienze dei due protagonisti in chiave tragicomica, conciliando i momenti divertenti che servono a far sorridere il lettore con un argomento delicato come quello dell’emigrazione, delle difficoltà si devono affrontare pur di non rinunciare ai propri sogni.

I motivi che spingono Tiziana e Damiano a partire sono il desiderio di vivere in condizioni migliori rispetto a quelle offerte dall’Italia, la ricerca di nuove opportunità e la speranza di un futuro più roseo; i due se ne vanno senza troppi preparativi, “zaino in spalla e via”. Pieni di aspettative, carichi di positività. Ma l’arrivo in un paese straniero e la condizione di emigrati, nonché il doversi cimentare con l’inglese, gli fanno capire immediatamente che è necessario ridimensionarsi, spingendoli persino a dubitare della scelta compiuta.

Diario di un cervello in fuga nel XXI secolo ci mette di fronte alle sfide che Tiziana e Damiano hanno dovuto affrontare e agli ostacoli che hanno dovuto superare per raggiungere il loro obiettivo; ci ricorda che, sebbene un pizzico di fortuna non guasti, alla fine ciò che conta è il coraggio di compiere delle scelte drastiche, a volte contro il parere di tutti, lasciandosi guidare soltanto dalla voce interiore che ci parla e ci sprona a non mollare; e soprattutto ci insegna, con ironia e delicatezza, che in ognuno di noi sono presenti quelle facoltà necessarie per raggiungere i propri sogni, e che a volte basta soltanto armarsi del coraggio e della pazienza necessari per rincorrerli fino a non avere più fiato.

Tiziana Lilò, nata Mastrolillo, classe 1980, è un’aspirante scrittrice e questa è la sua prima opera.  Sogna di aprire una sala da tè dove sfornare cupcake dai mille colori. Ma è anche un’appassionata di Ligabue: i titoli dei capitoli di Diario di un cervello in fuga nel XXI secolo, infatti, sono tratti dalle sue canzoni. Per poter far questo, l’autrice ha ottenuto un nullaosta dalla Warner Chappell Music Italiana. Se non siete fan di Ligabue e non lo avete ancora immaginato, ve lo svelo io: il titolo del primo capitolo è Voglio un mondo all’altezza dei sogni che ho!

Eugenia Dal Bello

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