Lo streetwear, letteralmente abbigliamento da strada, fonda le sue radici nella cultura giovanile della East Coast statunitense. Lo stile urbano nasce intorno agli anni ’70 e primi anni ’80, inizialmente era una subcultura appartenente al mondo dello skate, del punk e i giovani ne definirono i codici di abbigliamento senza guardare all’haute couture, ma prendendo spunto dall’ambiente in cui vivevano.
Il brand portoghese Duarte si ispira proprio allo steetwear. Dopo essere stato premiato con il C.L.A.S.S. Icon Award 2021, il marchio presenta la sua collezione Primavera/Estate 2022 sviluppata in collaborazione con C.L.A.S.S. ecohub. La stilista Ana Duarte ha lavorato a stretto contatto con l’hub milanese per creare una collezione unisex e sostenibile di 40 pezzi.
L’ispirazione alla base della collezione è il supereroe Tadao (il cane di Ana Duarte) custode di un mondo che lotta contro i problemi ambientali generati dall’umanità. Come un protettore della sostenibilità, combatte contro questi mostri moderni: Smog Man, Fire Man, Deforestation Man e Wave Man, che rappresentano rispettivamente l’inquinamento atmosferico, il cambiamento climatico, la distruzione delle foreste e il consumo eccessivo di acqua.
Accenni di rosso acceso e giallo senape si alternano ai toni denim, grigio e azzurro pallido, fondendosi contemporaneamente con le stampe colorate, mentre accenti di nero enfatizzano la sagoma dei capi. Le diverse trame dei materiali contribuiscono a creare un senso di movimento, ulteriormente rafforzato dai motivi unici. Tutte le stampe dei capi sono disegnate in esclusiva dalla stilista, seguendo l’ispirazione di ogni collezione: in questo caso richiamano i paesaggi urbani e il fascino delle grandi metropoli.
Una felpa abbinata a un pantalone realizzati in Newlife™ (un filo 100% made in Italy proveniente solo da bottiglie di plastica tracciabili post-consumo), un bomber oversize unisex sempre confezionato in Newlife™, un cappotto lungo e pantaloni unisex realizzati con il denim ReLAST® di Candiani sono alcuni capi ideati da Ana Duarte.
Ana Duarte fa parte di una nuova generazione di designer con un approccio innovativo all’approvvigionamento e alla produzione. Attraverso la sua ricerca esplora materiali organici, riciclati e innovativi che rappresentano la giusta scelta per look con performance ricercate. Il risultato è rispettoso delle persone e dell’ambiente e nella piena tracciabilità grazie a soluzioni certificate.
Con il supporto di WHITE e del WSM (WHITE Sustainable Milano), le creazioni di Duarte sono online sullo spazio digitale del sito WSM-WHITE, e presentate fisicamente a settembre, durante la Milano Fashion Week, nello spazio dedicato in WHITE. La collezione sarà presente su Renoon, piattaforma online per lo Shopping Responsabile con una brand page dedicata, e sarà supportata da IDEE Brand Platform nello sviluppo delle attività commerciali per la collezione SS22.
Simone Lucci
“Noi operatori del mondo fieristico abbiamo in primis il dovere di pensare al bene comune delle nostre aziende italiane e star loro accanto in questo difficile momento. Pertanto ho pensato di avviare una serie di partnership e progetti editoriali per far meglio conoscere le realtà delle PMI (piccole e medie imprese) che da anni rappresentiamo e promuoviamo a WHITE, per la maggior parte sconosciute al grande pubblico dei consumatori. In molti casi sono piccole aziende made in Italy distribuite in modo selettivo e attente alla qualità dei materiali e delle lavorazioni. Loro più di altre sono state colpite negli ultimi anni, e stiamo progettando una serie di iniziative per aiutarle a raggiungere il consumatore finale. Un supporto concreto per queste piccole e medie realtà, fiore all’occhiello del saper fare italiano”. Questo quanto afferma Massimiliano Bizzi, fondatore di WHITE.
WHITE, piattaforma di lancio delle PMI, è prevista in versione digitale dal 25 al 28 febbraio durante la Milano Fashion Week. La fiera dell’artigianato della moda svilupperà nei prossimi mesi, a partire da Aprile 2021 fino a Settembre 2021, una serie di progetti per raccontare, presentare e promuovere circa 150 brand sul WHITE B2B Marketplace.
Ma le novità non finiscono qui. “L’obiettivo che ci poniamo da parecchie stagioni, attraverso gli investimenti nei nostri progetti dedicati e attraverso la loro comunicazione a 360 gradi, è di sensibilizzare ulteriormente i compratori attraverso i loro stessi clienti a un acquisto responsabile, che contribuisca al sostegno delle PMI, della nostra economia e all’aumento della domanda di prodotti derivanti dal Made in Italy – precisa Brenda Bellei Bizzi, CEO di White -. Vogliamo sviluppare una maggiore coscienza verso un consumo consapevole, supportando i buyer che investono nell’acquisto di prodotti di artigianato evoluto, che promuovono anche filiere sostenibili e con un ottimo rapporto qualità/prezzo. La ripartenza della nostra economia deve avvenire portando alla luce prodotti e progetti non standardizzati, ma di grandissima qualità che, siamo certi, hanno tutte le caratteristiche per approdare nei migliori negozi internazionali”.
Tramite una serie di collaborazioni tra mondo editoriale e retail si vuole creare una narrazione sulle piccole e medie imprese che coinvolga canali digitali e magazine cartacei per far conoscere al pubblico queste aziende spesso poco note ai buyer e ai media. Si tratta di un panorama che ha bisogno di essere valorizzato e comunicato con un linguaggio moderno e accessibile per raccontare brand di qualità, giusto prezzo e design che convive con ricerca, sperimentazione e, a volte, sostenibilità.
WHITE nasce nel 2000, da un’idea di Massimiliano Bizzi, come sezione all’interno di MOMI (Moda Milano) che cambia il format fieristico esistente con un innovativo concept e layout espositivo. Da un primo nucleo di 19 espositori, oggi WHITE presenta circa 1500 brand all’anno; e nel 2002 diventa un format indipendente e si trasferisce a Superstudio Più in zona Tortona, a Milano. La fiera si allarga poi alle location di Tortona 13 e del Magna Pars, e prende vita il format WHITE Design, un progetto dove il pubblico di visitatori della manifestazione ha la possibilità di acquistare a prezzi democratici gli arredi della fiera ideati con materiali di recupero.
La fiera scopre e lancia talenti creativi come: Uma Wang e Stella Jean. Nel 2012, WHITE sbarca a New York con 50 marchi, e un anno dopo si aggiunge la sede di Tortona 35 Hotel Nhow. L’edizione di settembre 2018 ha inaugurato la collaborazione tra WHITE e Vogue Italia per il progetto #Shareable, la speciale formula di comunicazione potenziata offline e online attraverso il salone curata dalla special Unit di content curation della redazione di Vogue Italia. Tramite il programma #Shareable, i brand selezionati (Fiorucci, Fila, Liviana Conti, TPN per Lotto e Closed) godono di una formula di potenziamento della visibilità che mette in sinergia la cura visual dello spazio all’interno del salone con la produzione di contenuti foto e video appealing diffusi sulle piattaforme social di White e Vogue Italia.
Simone Lucci
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